Il caso dell’attacco cyber in Brasile: una lezione globale sulla gestione dei rischi ICT dei fornitori terzi

🕵️‍♂️ Panoramica dell’incidente

  • Data dell’attacco: nella notte tra il 30 giugno e il 1° luglio 2025.

  • Obiettivo iniziale: l’infrastruttura di un importante fornitore di servizi tecnologici brasiliano (C&M Software), utilizzato da numerose fintech e banche digitali per la connettività al sistema dei pagamenti nazionale (Pix, bonifici, pagamenti digitali).

Modalità dell’attacco

  1. Vettore d’ingresso: phishing, social engineering e furto di credenziali interne, sfruttando vulnerabilità nella supply chain della società target.

  2. Compromissione di credenziali legittime: Gli attaccanti hanno utilizzato accessi validi appartenenti al fornitore, operando come utenti autorizzati senza la necessità di installare malware o violare direttamente sistemi bancari.

  3. Accesso alle riserve presso la banca centrale: Tramite questi accessi, i cybercriminali hanno ottenuto accesso ai conti di riserva utilizzati da diversi istituti per la regolazione interbancaria.

Volume e impatto finanziario

  • Ammontare totale sottratto: tra 1 e 1,5 miliardi di reais (circa 170–250 milioni di euro).

  • Perdita principale di una banca coinvolta: circa 400 milioni di reais, di cui oltre 160 milioni già recuperati.

  • Altre istituzioni coinvolte: anche altri intermediari finanziari hanno segnalato transazioni sospette simili.

  • Nessun impatto diretto sui clienti finali:

I fondi sottratti provenivano da riserve interbancarie presso la Banca Centrale, senza toccare i conti degli utenti privati.

Risposta delle autorità e delle aziende

  • Banca Centrale brasiliana:

    • Ha ordinato la sospensione immediata degli accessi del fornitore compromesso all’infrastruttura finanziaria nazionale.

    • Ha avviato un’indagine coordinata con la polizia locale.

  • Fornitore attaccato:

    • Ha confermato la violazione, sottolineando che non sono stati coinvolti dati sensibili dei clienti finali.

    • Ha collaborato attivamente alle indagini e ha implementato misure di contenimento.

  • Principale banca impattata:

    • Ha rilevato movimenti anomali grazie agli alert automatici.

    • Ha informato rapidamente i clienti, attivato le procedure di recupero e minimizzato le perdite residue.

    • Il supporto dei maggiori operatori bancari ha permesso di mantenere la continuità operativa.

Cronologia sintetica

  • 30 giugno – notte Inizio delle transazioni fraudolente

  • 30 giugno – mattina Individuazione del primo movimento sospetto

  • 1 luglio - Identificazione ufficiale dell’attacco e sospensione accessi

  • 1–2 luglio - Proseguimento indagini, prime somme recuperate

  • 3 luglio - Il fornitore riprende le operazioni (convalidato dalla Banca Centrale)

Lezioni e ripercussioni

  • Rischio sistemico: Un singolo fornitore centrale può compromettere l’intero ecosistema finanziario, amplificando la fragilità dovuta alla dipendenza da terzi.

  • Importanza della gestione dei rischi di terzi: Occorre rafforzare i controlli di filiera, introdurre autenticazione multifattoriale e monitoraggio costante degli accessi privilegiati.

  • Regolamentazione più severa: Ci si attende un inasprimento dei requisiti di compliance e cybersecurity da parte delle autorità brasiliane.

  • Pressione sul modello BaaS (Banking as a Service): L’incidente evidenzia la necessità di rafforzare le barriere tra fintech, fornitori tecnologici e infrastrutture di pagamento nazionali.

Conclusioni

L’attacco è stato un esempio di cybercrime sofisticato:

Ha sfruttato credenziali valide, colpendo il punto più critico della catena (il fornitore tecnologico) e permettendo il trasferimento di ingenti riserve interbancarie senza penetrare direttamente i sistemi delle banche tradizionali o dei clienti finali.

La risposta rapida delle banche coinvolte e delle autorità, insieme al recupero parziale dei fondi, ha permesso di contenere i danni. Tuttavia, l’episodio rappresenta un chiaro campanello d’allarme per tutto il settore: è urgente rafforzare la gestione preventiva dei rischi di terzi, adottare modelli di controllo avanzati e anticipare la regolamentazione, come già richiesto dalle nuove normative europee (DORA).

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